Pagine
giovedì 31 marzo 2011
mercoledì 30 marzo 2011
nello specchio del lago
Nell'alveo disteso la verde
valle attraversa,
nello specchio del lago
immergono il volto tutte le stelle.
Vento è dell'onda
gentile amante;
dal fondo suscita flutti spumanti.
Anima dell'uomo,
come somigli all'acqua!
Destino dell'uomo,
come somigli al vento!
Johan Wolfgang von Goethe
valle attraversa,
nello specchio del lago
immergono il volto tutte le stelle.
Vento è dell'onda
gentile amante;
dal fondo suscita flutti spumanti.
Anima dell'uomo,
come somigli all'acqua!
Destino dell'uomo,
come somigli al vento!
Johan Wolfgang von Goethe
martedì 29 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
Sile
Una sera la luna venne a trovarmi. Giunse proprio sotto la mia finestra …e io pensai, come sarebbe bello averla sempre così vicina! Poi però mi dissi che la luna c’è sempre, anche quando non la vediamo…e lo stesso è per gli amici veri. Il loro affetto brilla sempre e ci illumina anche se a volte capita di non capirlo o di scordarlo. Tu ci sei sempre, mia cara Sile…e questa immagine è il mio modo per dirti grazie. Con affetto, Adele
domenica 27 marzo 2011
daffodils
... And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
... e allora il mio cuore si riempie di gioia
e danza con i narcisi.
William Wordsworth
And dances with the daffodils.
... e allora il mio cuore si riempie di gioia
e danza con i narcisi.
William Wordsworth
sabato 26 marzo 2011
venerdì 25 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
nel mio balcone, al mattino...
For the breath of life is in the sunlight and the hands of life is in the wind.
Giacchè il soffio della vita è nella luce del sole, e la mano della vita è nel vento.
Gibran Kahil Gibran
lunedì 21 marzo 2011
pioggia di marzo
E mah è forse è quando tu voli rimbalzo dell'eco è stare da soli
è conchiglia di vetro, è la luna e il falò
è il sonno e la morte è credere no
margherita di campo è la riva lontana
è la riva lontana è, ahi! è la fata Morgana
è folata di vento onda dell'altalena un mistero profondo
una piccola pena
tramontana dai monti domenica sera è il contro è il pro
è voglia di primavera
è la pioggia che scende è vigilia di fiera è l'acqua di marzo
che c'era o non c'era
è si è no è il mondo com'era è Madamadorè burrasca passeggera
è una rondine al nord la cicogna e la gru, un torrente una fonte
una briciola in più
è il fondo del pozzo è la nave che parte un viso col broncio
perché stava in disparte
è spero è credo è una conta è un racconto una goccia che stilla
un incanto un incontro
è l'ombra di un gesto, è qualcosa che brilla il mattino che è qui
la sveglia che trilla
è la legna sul fuoco, il pane, la biada, la caraffa di vino
il viavai della strada
è un progetto di casa è lo scialle di lana, un incanto cantato
è un'andana è un'altana
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
Ivano Fossati, La Pioggia di Marzo
sabato 19 marzo 2011
giovedì 17 marzo 2011
mercoledì 16 marzo 2011
George Gray
George Gray
I have studied many times
The marble which was chiseled for me—
A boat with a furled sail at rest in a harbor.
In truth it pictures not my destination
But my life.
For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
Sorrow knocked at my door, but I was afraid;
Ambition called to me, but I dreaded the chances.
Yet all the while I hungered for meaning in my life.
And now I know that we must lift the sail
And catch the winds of destiny
Wherever they drive the boat.
To put meaning in one’s life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire—
It is a boat longing for the sea and yet afraid.
Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perchè l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio -
è una barca che anela il mare eppure lo teme.
Edgar Lee Master, Antologia di Spoon River
martedì 15 marzo 2011
piove...
A drop fell on the apple tree
Another on the roof;
A half a dozen kissed the eaves,
And made the gables laugh.
A few went out to help the brook,
That went to help the sea.
Myself conjectured, Were they pearls,
What necklaces could be...
Another on the roof;
A half a dozen kissed the eaves,
And made the gables laugh.
A few went out to help the brook,
That went to help the sea.
Myself conjectured, Were they pearls,
What necklaces could be...
Una goccia cadde sul melo,
un'altra sul tetto;
una mezza dozzina baciarono le gronde
e fecero ridere i frontoni.
Alcune si spinsero oltre per aiutare il ruscello
che andava ad aiutare il mare;
io pensavo, se fossero perle
che collane sarebbero state...
Emily Dickinson
lunedì 14 marzo 2011
domenica 13 marzo 2011
nostalgia d'autunno
The morns are meeker than they were -- The nuts are getting brown -- The berry's cheek is plumper -- The Rose is out of town. The Maple wears a gayer scarf -- The field a scarlet gown -- Lest I should be old fashioned I'll put a trinket on.
Sono più miti le mattine
E più scure diventano le noci
E le bacche hanno un viso più rotondo,
E la rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia,
E la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io, per non essere antiquata,
Mi metterò un gioiello.
Emily Dickinson
sabato 12 marzo 2011
venerdì 11 marzo 2011
indimenticabile / unforgettable
indimenticabile l'emozione di quell'incontro, indimenticabile il tuo sguardo prima perplesso poi quasi fiducioso, indimenticabile il tuo naso sporco di neve...
giovedì 10 marzo 2011
come seta
What's in a name? That which we call a rose
by any other word would smell as sweet.....
E che è un nome? Quella che noi chiamiamo rosa,
anche con un altro nome avrebbe il suo soave profumo...
(William Shakespeare, Romeo e Giulietta)
Iscriviti a:
Post (Atom)
Conosco delle barche che restano nel porto per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove, il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’ sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora, ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto, ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato. Fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano.
J. Brel